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Home | Presse a iniezione per termoplastici a basso consumo energetico

Plastic Metal pone molta attenzione al consumo energetico delle proprie macchine per lo stampaggio delle materie plastiche:
Minori consumi equivalgono a meno costi energetici e meno inquinamento.

La ricerca di fonti energetiche alternative, ecologiche e sicure, è certamente un target importante per tutte le Nazioni.
Ma quello che possiamo fare tutti, fin da subito, è ridurre il fabbisogno energetico, utilizzando le tecnologie esistenti.

Plastic Metal da anni produce presse a iniezione a basso consumo energetico, la tecnologia è affidabile e consente di vedere i risultati di risparmio energetico ed economico fin da subito.

Attualmente l’energia elettrica che consumiamo deriva principalmente da combustibili fossili (carbone e petrolio) il cui processo di combustione nelle centrali rilascia nell’atmosfera grandi quantità di CO2 (anidride carbonica) e gas di scarto altamente inquinanti.
Il nucleare rappresenta l’altra fonte di produzione di energia elettrica ad impatto inquinante pressoché minimo ma con il problema della gestione delle scorie radioattive.

Ad eccezione delle fonti a base di energie rinnovabili – che non inquinano – gli effetti che derivano dal consumo di energia elettrica sono molteplici sia per l’ambiente sia per salute degli ecosistemi.

 

Quanto incide l’attività industriale sul consumo energetico?

Le fonti disponibili possono riportare dati leggermente diversi, in funzione dei parametri utilizzati nel calcolo del dato statistico; tuttavia, possiamo far riferimento ai dati ufficiali rilasciati da CCEE, UNEP e SE4ALL.

Un rapporto realizzato dal Copenhagen Centre on Energy Efficiency e da UNEP e con il sostegno della campagna SE4ALL (Sustainable Energy for ALL) delle Nazioni Unite rivela che il 29% di tutta l’energia consumata a livello mondiale è relativa al settore industriale.
Lo stesso studio indica anche che il potenziale di riduzione del consumo di energia in ambito industriale a livello globale è enorme, fino al 73% già utilizzando le tecnologie attualmente disponibili.

 

L’indice di crescita del consumo energetico

Secondo l’Agenzia Statistica e Analitica del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti d’America (EIA) il consumo mondiale energia crescerà del quasi 50% tra il 2019 e il 2050.
Crescita che si focalizzerà prevalentemente nel settore industriale, considerando l’aumento di consumo di energia direttamente proporzionale all’aumento di consumo di merci.
In parallelo aumenterà anche la generazione di elettricità, nella misura del 79%.
I paesi industrializzati sono i maggiori consumatori di energia al mondo: rappresentano il 15% della popolazione globale e consumano più del 50% dell’energia totale.

Spetta quindi primariamente ai paesi industrializzati attivarsi al più presto e più intensamente per ridurre il proprio fabbisogno energetico.

 

Perché è importante usare presse a basso consumo

Secondo i dati di Terna, in base al tipo di attività, i consumi elettrici in Italia sono stati così ripartiti nel 2020:

  • 44,1% industria (125,4 TWh);
  • 30,2% servizi (85,8 TWh);
  • 23,3% domestico (66,2 TWh);
  • 2,2% agricoltura (6,3 TWh).

Il comparto manifatturiero, responsabile per il 39% dei consumi elettrici nazionali, è tra i settori più energivori, seguito da metallurgia e dal commercio con il 7,4% ciascuno.

 

Le soluzioni green di Plastic Metal

Da oltre vent’anni Plastic Metal ha concentrato le risorse di ricerca e sviluppo nella tecnologia a risparmio energetico.
A livello di media, soltanto negli ultimi anni si assiste quotidianamente al dibattito sull’ambiente, il cambiamento climatico e le drammatiche conseguenze a livello globale.

Plastic Metal già prima degli anni 2000 lavorava al modello MULTIPOWER, una pressa a iniezione che garantisse prestazioni di stampaggio eccellenti in termini di velocità e qualità del prodotto finito riducendo al contempo i consumi di energia elettrica.

Multipower presenta una tecnologia ibrida, che si avvale della combinazione di azionamenti idraulici ed elettrici in modo efficiente, rispettando tra l’altro le esigenze del movimento stesso ed abbinando a questo l’azionamento, idraulico od elettrico, più utile.
Negli anni, grazie alla costante ricerca, la gamma MULTIPOWER si è ampliata, specializzandosi sulle specifiche esigenze di stampaggio dei molteplici settori di mercato ma sempre con l’attenzione al risparmio energetico.
Oggi Multipower è disponibile nelle varianti HE, H, SP, DUO, HIGH TONS, e ovviamente E – Full Electric.
Anche la progettazione dei componenti dell’impianto segue la logica del risparmio energetico ed economico in modo da poter utilizzare il materiale necessario senza sprechi o sovradimensionamenti.

 

La tecnologia delle presse a basso consumo Plastic Metal incide anche sui trasporti: come?

Nel 2019 i consumi di energia nel settore dei trasporti in Italia ammontano a 39,8 Mtep, un valore pari al 34,5% dei consumi energetici complessivi del Paese. I consumi maggiori sono associati al trasporto di strada – Autovetture, furgoni, camion e autobus (83% del totale) . La quota restante proviene principalmente dal trasporto marittimo e aereo.
A livello europeo il dato non cambia: secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente I trasporti consumano un terzo di tutta l’energia finale nell’UE, energia che proviene dal petrolio e responsabili di gran parte delle emissioni di gas a effetto serra nell’UE e contribuiscono in larga misura ai cambiamenti climatici. Attualmente i trasporti sono responsabili di oltre un quarto delle emissioni totali di gas a effetto serra nell’UE e non è prevista un’inversione di tendenza.
Ciò rende il settore dei trasporti un grosso ostacolo alla realizzazione degli obiettivi dell’UE in materia di protezione del clima.

Ma cosa c’entra la pressa ad iniezione per termoplastici con il settore dei trasporti?
La transizione verso un’economia circolare è fondamentale – come sostiene l’associazione PLASTICSEUROPE- e Plastic Metal dispone della tecnologia adatta a soddisfare questa esigenza.
Grazie infatti alla tecnologia COINIEZIONE, è possibile riutilizzare materie plastiche di scarto direttamente dalla propria produzione, senza movimentare mezzi di trasporto per lo smaltimento e successivo riacquisto del materiale plastico riciclato e trattato.
Il produttore di materie plastiche è in grado autonomamente di recuperare i pezzi di scarto, rimacinarli e ottenere materiale riciclato da utilizzare nella sua produzione. Così diminuiscono notevolmente le tempistiche di gestione del riciclato e i trasporti ad esso connessi.
Ritorneremo su questo aspetto nei prossimi articoli, illustrandovi nel dettaglio il processo di Co-iniezione.

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